Claudio di Biagio: Youtuber del canale “NON APRITE QUESTO TUBO”

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Claudio di Biagio, è uno Youtuber e il suo canale si chiama “NON APRITE QUESTO TUBO”. Inizia a pubbliacare i primi video nel 2010, convinto dal suo amico Matteo Bruno. I suoi video hanno subito un grande successo, ricordiamo ad esempio la parodia di EclipseTwilight, che totalizzato ben 1 milione e mezzo di visualizzazioni. Vi riportiamo di seguito l’intervista che Claudio ci ha gentilmente rilasciato.

Ciao Claudio, quando iniziasti a pubblicare i primi video su Youtube?

Nel 2010. Matteo Bruno, mio amico e collega mi convinse a pubblicare i miei contenuti sul web. All’inizio ero titubante perché mi sentivo inappropriato a parlare da solo davanti una camera ma poi mi sono convinto e ho iniziato.

Ricordi qual è stato il tuo primo video?

Sì, è il video anche con più views sul mio canale, la parodia di EclipseTwilight. Diciamo che è una parodia semplice e che faceva ridere me in primis e quindi ha convinto le persone che mi seguivano.

Hai mai partecipato ad un incontro tra Youtubers?

Sì molte volte, è divertente conoscersi di persona, dopo che per molto tempo vedi la faccia di qualcuno solo virtualmente.

Da cosa è dovuto il nome del tuo canale “Non aprite questo tubo”?

Sinceramente non ricordo, forse dal film “non aprite quella porta” ma davvero non ti saprei dire cosa pensassi quando l’ho creato. Per altro ora nessuno mi chiama così, tutti mi conoscono come Claudio.

Come si svolgono i tuoi video?

Seguo la mia creatività e i messaggi che vorrei far arrivare al pubblico. Quindi la struttura e la dinamica varia molto da video a video.

Normalmente, quanto tempo dedichi per la realizzazione di un video?

Ormai non molto tempo, non mi considero nemmeno più uno youtuber in quanto il canale a volte è molto attivo, altre no. Ma all’inizio ci mettevo anche 2 giorni per un video parodia.

Qual è stato il numero più elevato di visualizzazioni che hai ricevuto?

1 milione e mezzo su un singolo video.

Precedente Agostino Portanova: autore della trilogia "Tempi nuovi Anni '80". Successivo Davide Benedetto ed Elisabetta Zammataro in "Il linguaggio dei Colori".