MARIA MONTALTO : SCENEGGIATRICE DEL PROSSIMO CORTOMETRAGGIO “IL BASTARDO” TRATTO DAL SUO ROMANZO.

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Maria Montalto nasce a Offenbach in Germania e all’età di 4 anni si trasferì con la sua famiglia a Palermo. Qualche anno più tardi ,  iniziò a nutrire la passione per la scrittura. In età adolescenziale i suoi interessi si ampliarono , coinvolgendola nell’ambito artistico , tant’è vero che frequentò il liceo d’arte conseguendone il diploma. Nonostante Maria avesse optato per un percorso di studi artistici , l’innata predisposizione nei  confronti della scrittura rimase legata a lei.

Attualmente , è impegnata nella sceneggiatura del cortometraggio “Il bastardo” tratto dal suo romanzo , con la regia di Salvo Damiano.

Vi riportiamo di seguito l’intervista che gentilmente ci ha rilasciato.

Ciao Maria, raccontaci quando si è sviluppata la tua passione per la scrittura , che ad oggi è divenuta la tua professione.

In realtà non è ancora una professione vera e propria, nel senso che ho iniziato da poco, ma sto raccogliendo già tante soddisfazioni. Ho iniziato a scrivere da bambina, mi chiudevo in camera e inventavo tante storie, mi piaceva anche tradurle in immagini, infatti i miei primi romanzi erano accompagnati da alcune vignette.

Quali studi hai conseguito , che ti hanno preparata al  tuo attuale percorso lavorativo?

Ho conseguito la maturità artistica. Ho scelto questa strada appunto perché l’arte (il disegno in particolare) faceva già parte di me, poi ho spostato il mio interesse più verso la scrittura.

Molti giovani , ambiscono a divenire sceneggiatori. Quali consigli ti senti di suggerire a tutti coloro che vorrebbero intraprendere questa carriera?

Con i mezzi a disposizione oggi tutti possiamo diventare scrittori o sceneggiatori, basta un po’ di fantasia e naturalmente leggere tanto. Il mio consiglio è di non arrendersi alle prime difficoltà, perché se ne incontrano tante, e farsi notare non è facile, perché, appunto, siamo tanti. Bisogna avere una buona dose di faccia tosta, tanto coraggio e tanta pazienza.

Raccontaci i temi principali che affronti nel cortometraggio “Il Bastardo”.

I temi sono fondamentalmente due : l’abbandono e il pentimento. Non vorrei svelare troppo sulla trama, ma posso anticipare che il nostro protagonista, interpretato dal bravissimo Ferdinando Gattuccio, si troverà a fare i conti con un terribile errore commesso in gioventù. Qui l’aiuto della moglie (Rosa Rita Tramuto) sarà fondamentale, ma purtroppo il destino prima o poi ti presenta il conto … ci tenevo a specificare che a questo progetto prenderanno parte artisti emergenti ma molto validi, alcuni per la prima volta sullo schermo come la piccola Desi Belli, altri con varie esperienze teatrali alle spalle come il giovane Francesco Leone, l’intensa Giada Di Pasquale e la mia amica Lavinia Coniglio (già protagonista di “Non sono laura”, dello stesso regista Salvo Damiano, che ci ha portato tante soddisfazioni).

Quanti romanzi hai scritto finora?

Ne ho scritti diversi, a due in particolare tengo tantissimo : uno è “Alto Mare”, auto pubblicato un paio di anni fa e che con un po’ di fortuna diventerà un film che parlerà degli sbarchi a Lampedusa, l’altro, dal titolo “L’uomo che odiavo” lo sto scrivendo proprio in questo periodo. “Non sono Laura” e “Il Bastardo” sono basati su due romanzi scritti nel 1998 ma mai pubblicati.

Quante sceneggiature destinate ai cortometraggi hai realizzato?

La prima è stata “Fratelli di sangue”, pensata per un lungometraggio, ma trasformato in cortometraggio nel 2011 grazie alla regia di Germano Fabris. E’ un thriller sulla perdita più dolorosa che si possa affrontare, quella di un figlio. L’anno seguente è stato realizzato “Le colpe dell’età”, diretto da Roberto Gamboni, un dramma adolescenziale dai risvolti inaspettati. Sempre nello stesso anno viene realizzato “Vicolo cieco” diretto da Paolo Brancati, mio grande amico con il quale collaboro spesso,  un corto sulla violenza contro le donne, un tema a me molto caro e che vorrei affrontare di nuovo in futuro. Il 2014 è l’anno del cortometraggio “Non sono laura”, sempre di Salvo Damiano e tratto da un mio racconto, che ci ha regalato tante soddisfazioni ed è stato selezionato al “Cortocortomonamour 2014” e proiettato alla serata finale a Cinisi. Un’emozione indescrivibile!

Quali sono i temi che principalmente affronti nei tuoi romanzi?

Io ho sempre amato il genere thriller, quindi prediligo le situazioni forti, e purtroppo la cronaca oggi ci offre molti spunti. La violenza sulle donne, come dicevo, è uno dei temi che amo trattare, quindi portare alla luce perché secondo me non se ne parla mai abbastanza.

Quali novità e sviluppi ti attendono per il 2015?

Prima di tutto spero che porti l’uscita de “Il Bastardo”, stiamo lavorando bene sul set e le premesse per un buon prodotto ci sono tutte. Attendo e incrocio le dita per i risultati del “Rome Web Awards” perché “Wrong Way”, una web serie scritta insieme al regista Ninni Palm, ha ricevuto varie nomination, tra cui quella come migliore sceneggiatura. Poi ci sarà l’uscita del lungometraggio “L’Innesto”, scritto insieme a Giuseppe Celesia e liberamente ispirato all’omonima Opera di Luigi Pirandello. Intanto sto continuando a lavorare sul mio nuovo romanzo “L’uomo che odiavo”.

Ringraziamo Maria per averci rilasciato , gentilmente , questa intervista.

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Saluti da Alba e Nicolò

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