I rimedi per gonfiore e cellulite.

Pesantezza e gonfiori agli arti, difficoltà a perdere peso, ritenzione ed edemi, metabolismo lento, cellulite. Ma cosa porta il nostro metabolismo a rallentare e a non riuscire più a svolgere quella parte del suo lavoro che consiste nell’eliminare le scorie dei processi fisiologici? Quali sono le cause di edemi e ristagni? Soffrire occasionalmente di ritenzione idrica è una condizione normale. La maggior parte delle persone possono talvolta presentare un accumulo eccessivo di acqua nei tessuti: è una circostanza abbastanza comune. Soprattutto nelle donne si può notare un aumento della ritenzione idrica durante la settimana precedente alla comparsa del ciclo mestruale. Ma se il fenomeno della ritenzione idrica sembra raggiungere proporzioni maggiori, si verifica a livello cronico e dà continuamente quelle fastidiose conseguenze quali estremità gonfie o eccessivo aumento di peso, è il caso di intervenire seriamente per indagare le cause del problema e fare un check up completo quantistico approfondito.

Se durante l’inverno e la primavera si sono accumulate tossine, se si sono presi dei chili, se si è mangiato in modo esagerato e scorretto, non muovendosi praticamente mai dal divano, è una vana speranza quella di pensare che, arrivata la bella stagione e magari sotto lo stimolo dei vestiti più leggeri e del costume da bagno, si riesca a dimagrire. E’ come richiedere lo sprint a una macchina con il motore surriscaldato. I gonfiori, la pesantezza e, soprattutto nelle donne, la cellulite, sono segno proprio di questo, di un motore metabolico la cui temperatura si è alzata troppo, un motore infiammato, intasato di scorie e per questo capace di funzionare soltanto a velocità ridotte.Questo infatti è il segno più evidente di un metabolismo bloccato, di uno stile di vita che ha “ingolfato” il nostro corpo in modo eccessivo.

Eliminare così i liquidi che ristagnano nei tessuti, le scorie e le tossine che abbiamo accumulato avrà una serie di vantaggi positivi sia sulla salute dell’organismo in generale, sia sul suo aspetto esteriore che rifletterà così la miglior condizione di benessere che sarà raggiunta. Vediamo dunque quali sono i risultati che si possono ottenere cercando di rimuovere liquidi e tossine dall’organismo.

Agire in modo da ridurre gonfiori, edemi, senso di pesantezza, ma soprattutto intervenire in modo da rimuovere le cause profonde che li determinano, si tradurrà in un’attivazione del metabolismo. Se pensiamo a questo insieme di processi come a un fuoco che brucia dentro di noi e che ci dà energia, ci fa muovere, ci rende vitali, scattanti e sani, proviamo a immaginare quanto questo fuoco possa ardere se gli chiediamo di farlo “immerso” nell’acqua. La risposta è scontata: poco o nulla. Ovviamente si tratta di una metafora ma che rende l’idea di come asciugare i liquidi in eccesso, ma anche rimuovere le tossine che alla loro presenza si accompagnano, si traduca in una miglior efficienza metabolica. E’ questo l’inizio di un circolo virtuoso che porterà a un’autentica perdita di peso, duratura nel tempo. Infatti eliminare ciò che ostacola il lavoro del metabolismo vuol dire bruciare di più e più in fretta.

Come vedremo le cause e i fattori che possono determinare la ritenzione idrica, ne sono state identificate quattro tipologie:

  • ritenzione idrica alimentare: è causata da una dieta ricca di sale o da intolleranze alimentari;
  • ritenzione idrica circolatoria: è dovuta al cattivo funzionamento del sistema venoso e linfatico;
  • ritenzione idrica iatrogena: deriva da abuso di antinfiammatori, cortisonici, terapia ormonale sostitutiva e contraccettivi;
  • ritenzione idrica secondaria: è un effetto, secondario appunto, di gravi patologie come un’insufficienza renale o
    cardiaca, patologie alla vescica o del fegato, ipertensione arteriosa.

Ormai sembra uno slogan eppure bere molta acqua è fondamentale per combattere la ritenzione dei liquidi. Infatti, il corpo umano è composto per il 90% da acqua e, quando non è sufficientemente idratato, come “meccanismo di difesa”, trattiene l’acqua che va ad accumularsi negli spazi extracellulari, causando gonfiore, soprattutto nelle estremità del corpo. Dobbiamo, quindi, garantire al nostro organismo una quantità di acqua sufficiente: il consiglio? Berne almeno un litro e mezzo al giorno.

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