GIUSEPPE PATERNO’ : REGISTA PALERMITANO E DIRETTORE DI SCUOLA CINEMA SUD

 

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Giuseppe Paternò, è un regista Palermitano il quale nel 2009 aprì una scuola privata di cinema (Scuola Cinema Sud) a Palermo. Nell’arco di sei anni ,la scuola crebbe notevolmente , e ad oggi vengono svolte al suo interno quindici materie . Giuseppe ,precedentemente all’ apertura della sua scuola,ebbe numerose esperienze come regista. Nel 2000 , partecipò al suo primo festival di cortometraggi ,e in seguito iniziò a farne dei suoi. Vi riportiamo di seguito l’intervista che Giuseppe ci ha rilasciato.

Ciao Giuseppe , quando è nata la tua passione per la recitazione?

Io ho frequentato un corso di recitazione al teatro Lelio nel 2005 , perchè un regista debba anche , se vuole fare al meglio il proprio mestiere , sapere dirigere gli attori. Mi è servito moltissimo questo corso , partecipando negli anni anche a cortometraggi , a teatro. La mia passione resta , comunque , la regia e soprattutto la sceneggiatura.

Quali studi hai conseguito?

Dopo la laurea al “DAMS” di Palermo , sono andato a vivere a Roma , facendo un master in scrittura cinematografica allo “IED” Istituto Europeo di Design. Questo master mi ha portato a capire come si può impostare la docenza della scrittura cinematografica , che è abbastanza particolare , perchè a parte il talento che è innato , bisogna capire che una scuola è importante per creare le basi tecniche di come impostare una sceneggiatura , un film ma anche per quanto riguarda la recitazione  , perchè non si può improvvisare , ci devono essere delle tecniche.

Da quanti anni dirigi la “Scuola Cinema Sud”?

Dopo che sono ritornato da Roma nel 2008 , l’anno seguente nel 2009 ho pensato di aprire una scuola di cinema , del tutto privata , che è andata meglio delle aspettative. Negli anni siamo cresciuti considerevolmente , adesso abbiamo 15 materie , i docenti vengono pure da Roma , abbiamo creato le produzioni di film , documentari.

Che esperienza hai come regista?

Nel 2000 c’è stato il mio 1° festival di cortometraggi con il critico ormai deceduto Gregorio Napoli , che scriveva anche sul Giornale di Sicilia , e con la direzione artistica di Roberta Torre. Questo festival dal titolo “60 secondi in famiglia” doveva raccontare in 60 secondi uno spaccato di vita familiare e ho vinto una menzione speciale. Da qui , mi sono appassionato , anche , non solo alla scrittura ma alla regia. Iniziando , quindi ,a fare i miei piccoli cortometraggi finchè poi è arrivata la possibilità di collaborare alla regia in un lungometraggio insieme ad Angelini , girato a Castellamare “La scorza delle arance” di Michele Foderà.

Qual è il tuo motto?

Secondo me , nella vita tutto deve essere preso con leggerezza. Questo non si deve confondere con superficialità. La parola “crisi” è sinonimo di un’opportunità nuova , quindi se qualcosa va male devi pensare subito alla cosa prossima che magari andrà bene.

Raccontaci della serie tv “2048” che tu stesso hai scritto e diretto.

E’ stato un esperimento , portandolo anche a Roma in un festival.

Tutto è iniziato perchè ho visto questo bando di concorso sulle nuove tecnologie cioè dovevano essere presenti , in questo concorso , delle storie in cui si vedeva la figura principale del cellulare , del tablet , delle nuove tecnologie. Io ho immaginato una storia dove impossibile futuro alla blade runner , i cellulari diventano padroni dell’umanità. Adesso stiamo aspettando di girare il seguito.

Cosa riguarda il documentario “Poeti Arabi di Sicilia” nonchè anche primo lavoro della “Scuola Cinema Sud”.

E’ un bel ricordo , perchè ho fatto assistente di produzione. Ero alla ricerca di tutte le location e aiutare il regista. E’ stato un bellissimo ricordo , perchè inaspettato avendo pubblicato il mio sito “Scuola Cinema Sud” in estate e mi ricordo già a metà settembre mi chiama questo regista , sconosciuto , dicendomi che voleva girare un film in Sicilia ma aveva problemi a trovare le location e soprattutto avere rapporti con la regione. Quindi , si è rivolto a me essendo siciliano e avendo una scuola di cinema. 

Che programmi hai per il 2015?

Il nuovo corso di doppiaggio , perchè ormai grazie all’aiuto del docente Alessandro Valenti mi sono appassionato anche al doppiaggio. Credo che sia una bellissima forma d’arte , non si deve vedere come sotto prodotto della recitazione ma è un altro modo di recitare. Abbiamo un laboratorio di musical grazie a mia sorella Stefania Paternò , che è un’attrice che vive a Roma e ogni tanto viene a Palermo per fare questi laboratori. Abbiamo tante produzioni , la serie tv “Palermitanz” , spero tanto di poter fare , finalmente , un lungometraggio.

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Ringraziamo Giuseppe per averci  dato la possibilità di intervistarlo. 

Saluti Alba e Nicolò

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